“Casca il mondo, casca la terra… Coscienze ecologiche” (2019-2020)

Oil on methacrylate hand engraving, neon

cm. 60 x 90 x 6

Questo progetto di sei opere tratta i temi della situazione attuale e propone una riflessione sulla crisi ambientale, sui pericoli dei cambiamenti climatici e l’inquinamento del pianeta.
Il pianeta è in stato di crisi ambientale, un’emergenza che si vede anche attraverso la desertificazione, lo scioglimento dei ghiacci con conseguente innalzamento del livello dei mari, gli incendi boschivi, l’inquinamento dei mari.
La crisi ambientale del pianeta, resa evidente dall’esaurimento delle risorse naturali, è solo un effetto, una conseguenza. La crisi del mondo è etica. Vincerla è la sfida del millennio. Le bioscienze, negli ultimi cinquant’anni, hanno fatto scoperte estremamente importanti sulla vita terrestre. È evidente che occorre un cambiamento collettivo in modo da diminuire il nostro impatto sull’ambiente. Esperti e scienziati sperimentano nuove soluzioni contro i cambiamenti climatici, quali macchine per creare il ghiaccio, microsfere di vetro, nanoparticelle di diamante… Analizzando le innumerevoli soluzioni, un progetto, che ha vinto il primo premio agli Awards for Sustainable Construction, propone di utilizzare il bacillus pasteurii, un microrganismo che si trova nelle zone umide e nelle paludi, per solidificare la sabbia sciolta in arenaria. Magnus Larsson, uno studente dell’Architectural Association di Londra, ha una soluzione drastica: the Giant sandstone wall, un muro lungo 6.000 km di arenaria solidificata artificialmente che attraversa il deserto del Sahara da est a ovest. Le dune lungo il muro di arenaria di Larsson agiranno come una combinazione di alloggi per rifugiati e un blocco contro il deserto.
Per concludere il progetto della crisi ambientale, constatando che in realtà non si raggiungono a breve gli obiettivi, ironicamente fuggo attraverso l’opera “Fate come volete, io vado su Marte”!



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